Simone Perotti

"Un romanzo, un saggio, un libro di testi e fotografie, sono il risultato di un lungo viaggio, di un lungo pensiero. Quando si termina una storia si cade in una grande prostrazione. I personaggi amati, odiati, temuti, desiderati, improvvisamente scompaiono. Vivono ormai di propria vita. Il lungo tempo della convivenza, dei pensieri congiunti, è finito. Ma sono state ore, mesi, anni di fratellanza, di amore. Tutto questo, per poco o tanto che possa sembrare, è ormai per gli altri, per un lettore sconosciuto che piangerà o riderà o si struggerà seguendo un sentiero dove sono stato io, aperto da me nella giungla vergine della fantasia."





“Una delle cose che sappiamo fare di meno è perdere tempo. Perdere tempo è una delle cose più belle del mondo, soprattutto per chi non l’ha mai perduto.” 


RACCONTI NOTTURNI

RACCONTI NOTTURNI è arte in libertà. 
Una notte di poesia, musica, teatro, arti visive in cui tutto prende vita intorno a noi. Passioni che provano a fondersi, emozioni che nascono dal desiderio di condivisione. 
 
Carmine Liccardi e sua Bottega di Scrittura vi invitano ad una piccola magia che si realizzerà grazie anche alla vostra partecipazione. 
 
15 Aprile ore 20:30 presso la libreria Fahrenheit di San Giovanni Valdarno.

 

Dino Lampa



Dino Lampa in "action comedy solo show"

Con un poco di zucchero

di Enzo Fileno Carabba
 
Giulia e Camilla, vecchie signore di nobili natali piene di vita, da anni condividono una volontaria reclusione in un grande appartamento fiorentino. Solo a Emiliano, il rosticciere con fattezze da orco, concedono l’accesso alla loro fortezza, perché le rifornisca di cibo scadente ma pagato a peso d’oro. S...degnate dalla volgarità dei contemporanei, l’unica compagnia a cui per nulla al mondo rinuncerebbero è quella dei Lorocari, voraci e tozzi pesci della taiga che a volte assumono le sembianze dei loro affetti scomparsi.
Donne di antica bellezza, Giulia e Camilla si muovono con grazia in un regno di mobili in palissandro, morbide pellicce, fili di perle e straordinarie conchiglie, scampoli dei fasti di un passato glorioso, prigioniere del tempo e dei ricordi. E se i confini dello spazio reale si ritirano sempre più nell’antro ombroso del salotto, tutto ciò che le principesse possono fare è ampliare il territorio dei sogni. Per questo occorrono però abbondanti dosi di pozione magica. Tagliata bene, possibilmente. E, soprattutto, a domicilio.
Ma cosa può succedere se Piero, il loro personale fornitore di zucchero incantato, muore all’improvviso? Le due dame si trovano costrette a prendere una decisione fatale: avventurarsi in città per procurarsi loro stesse la preziosa pozione necessaria per continuare a condurre una vecchiaia spensierata. Uno sbuffo di cipria e un velo di rossetto, indossati i copricapo migliori, eccole pronte ad affrontare il mondo con innata audacia.
L’impresa si rivela più difficile del previsto, e le due spavalde signore si trovano ben presto trascinate in una rocambolesca avventura, tra pestaggi, vendette, inseguimenti e cadaveri di cui sbarazzarsi, fino alla comparsa di un’intraprendente nipote mai vista prima: sarà lei la Nera Signora venuta a prenderle per riunirle ai Lorocari? Nel frattempo l’Arno gorgoglia e ribolle, le sue acque si trasformano in magma denso e la piena sale e sale...
Una commedia leggiadra e irriverente, nera come il caffè che sgorga dalla moka nella cucina delle due principesse, cristallina come la risata delle ragazze di una volta. Con acume ed eleganza Enzo Fileno Carabba ci regala un romanzo surreale e agrodolce, che attinge al passato per sorridere del presente, che esorcizza le nostalgie e si fa beffa di ogni angoscia: in fondo basta saper ridere, fino alle lacrime.

Enzo Fileno Carabba è nato a Firenze nel 1966. È autore di romanzi e racconti fantastici e noir. Tra i suoi libri: Jakob Pesciolini (Einaudi 1992), vincitore del premio Calvino, La regola del silenzio (Einaudi 1994), La foresta finale (Einaudi 1997), Pessimi segnali (Marsilio 2004), e il romanzo per ragazzi Fuga da Magopoli (Salani 2010).

PASSEGGIANDO PER BOURBON STREET

di Raffaello Guido Coraggio

Un'incursione tra i vapori, le nebbie e le suggestioni obnubilanti dell'alcool. Tra immagini oniriche e stranianti, in un mondo distorto e disinibito. Una dimensione alterata, figlia delle volute fumose della perdizione "stupefacente", nella quale niente è impossibile. Ma, soprattutto, un rifugio, una sorta di "taverna" dello spirito che, tra gli anelli di fumo disegnati da un sigaro sbuffante davanti a un doppio bourbon con ghiaccio, lascia filtrare come un prisma traslucido le verità più profonde ed autentiche, inenarrabili e sconvenienti. Diventando reale, cinico, doloroso specchio dell'interiorità tormentata dell'autore. Vittima del suo "spleen" ancestrale, quello stato di malinconia latente e indistinta che come una coltre di fumo velenosa incombe greve sui sentimenti quotidiani, il protagonista di Passeggiando per Bourbon Street  ci racconta la sua vita stuprata e disincantata, fatta di fondi di bottiglia frantumati sui cocci di sogni abortiti, di rimpianti mai estinti né sopiti, di demoni e inquietudini che popolano la sua fervida immaginazione senza riposo. Ma ci canta anche di amori intensi, estremi, brucianti. Di chimere meravigliose e struggenti, nelle cui acque dolcemente specchiarsi e smarrirsi e annegare. Di passioni inestinguibili come la fiamma di un fuoco che, pur esposto alle intemperie dell'anima volubile e caduca, arde in eterno.

(dalla prefazione)